Il costruttore evidenzia, nei dati forniti, la capacità della macchina di lavorare con carichi che raggiungono il valore massimo di 180KN.
Per il principio di azione e reazione, la forza si scaricherà in modulo e direzione uguale, ma verso opposto. 180KN agiscono sulla torretta, mentre l'altra forza di 180KN agisce sull'incudine ove è appoggiato il pezzo da rivettare.
L'analizzatore di Catia ci ha permesso di lavorare con il parasolido della macchina nella sua interezza.
- Carico applicato alla torretta. La forza agisce sulla torretta in direzione verticale, verso l'alto, con punto di applicazione posto sulla superficie di interfaccia tra il cilindro ed il telaio stesso. Tale forza agisce nel momento in cui il pistone lavora sul ribattino. Questo cilindro è fissato con 4 viti al telaio della macchina. Data l'assialsimmetria del cilindro e dei fori rispetto all'asse di ribaditura, su ogni vite agisce uno sforzo di trazione pari a 45KN.
- Carico applicato sull'incudine. Abbiamo deciso di posizionare la forza di ribaditura su una piccola superficie circolare, di diametro corrispondente al quello finale del gambo del pistone. Essa è stata costruita come circolare, con un diametro che è circa pari allo spessore dell'incudine stesso. Ciò non rappresenta la realtà ma è una schematizzazione che va a svantaggio dell'analisi degli sforzi, ovvero è una sovrastima del carico effettivo agente sull'incudine. La forza complessiva è sempre di 180kN, ma la sua distribuzione effettiva è di difficile valutazione in quanto sull'incudine viene montata un'ulteriore attrezzatura, di cui siamo completamente privi di specifiche tecniche, che servirà come piano per l'effettiva ribaditura. A supporto di questa nostra affermazione, rimandiamo alla foto della macchina presenta nella homepage del sito.
- Vincoli imposti. Il telaio della macchina è stato vincolato a terra con vincoli ad incastro posti sui pezzi profilati appositamente posizionati dal costruttore.
