Sei ordinato?

 

  1. quando hai finito di studiare o di lavorare:
    1. sistemi tutto quello che hai usato e non te ne vai finché tutto non è al suo posto
    2. lasci tutto com'è tanto domani ti servirà ancora la stessa roba e anche se non ti dovesse servire ci penserai domani
    3. se hai tempo sistemi altrimenti rimandi, in ogni caso non lavori mai nel caos
    4. anche volendo non sapresti dove rimettere la roba che hai usato perché non ha mai avuto un posto preciso dove stare
  2. quando cerchi qualcosa:
    1. non lo trovi mai
    2. lo trovi praticamente sempre, massimo è solo questione di ricordarsi dove lo si ha messo
    3. lo trovi quasi sempre: anche se agli altri sembra che le tue cose siano eternamente in uno stato di caos tu sai perfettamente dove cercare quando hai bisogno di una data cosa
    4. ovviamente trovi sempre tutto al primo colpo, del resto tu le cose le metti via con una stringente logica oltre che con una certa costanza e quindi hai sempre la situazione sotto controllo
  3. quando devi fare qualcosa di abbastanza complesso:
    1. stili un elenco dettagliato e puntuale di quello che devi fare e poi lo esegui il più fedelmente possibile
    2. ti lasci trasportare dal caso: è già tanto se ti sei ricordato che dovevi fare qualcosa
    3. nella tua mente hai ben presente cosa devi fare, ma sai che è inutile cercare di mettere in un ordine sensato queste cose perché tanto non ci riusciresti e quindi confidi nell'improvvisazione
    4. cerchi di avere ben presente i punti essenziali, magari segnandoteli, senza però essere troppo rigido nel seguire il tuo schema iniziale una volta che ti metti al lavoro
  4. i libri nella libreria:
    1. cerchi tutte le volte che sistemi di metterli bene in ordine, ma è inutile trovi molto più pratico averli a caso
    2. sono tutti in ordine di altezza perfettamente allineati
    3. beh, sono insieme ai calzini, alle riviste, alle foto,...
    4. seguono un ordine ben preciso ad esempio sono raggruppati per argomento, o per autore, o per epoca
  5. quando scrivi degli appunti che dovrai leggere solo tu, o fai dei conti che ti servono per il lavoro che stai facendo:
    1. cerchi di sfruttare al meglio la pagina, mantenendo il più possibile una calligrafia leggibile pur prediligendo velocità e praticità
    2. un'altra persona non ci capirebbe nulla e forse anche tu a distanza di anni perché i vari pezzi sono scritti prima in alto e poi in basso ecc, per non parlare poi della calligrafia non sempre comprensibile con parole grosse e altre piccole, abbreviazioni personali, ecc, ma sul momento possiamo star sicuri: tu ti capisci e ti ritrovi
    3. tutto è preciso, chiunque potrebbe capire quello che hai scritto e quello che stai facendo. Tutto ha il suo posto, la calligrafia è perfetta.
    4. Usi milioni di fogli, scrivi a caso e ti perdi mentre stai facendo le cose, non sai mai dove hai scritto quella tal cosa, però sei sicuro che da qualche parte...
  6. quando scrivi qualcosa in bella:
    1. è pasticciata quasi quanto la brutta
    2. è ordinata, chiunque potrebbe leggerla con comodità apprezzando il risultato d'insieme anche se può capitare che ci sia qualche imprecisione o cancellatura
    3. è perfetta, neanche la stampa del computer è così precisa
    4. nonostante tutta la tua buona volontà è ricca qua e là di cancellature, aggiunte, ecc ma alla fine chi la legge può impegnarsi un po' e capire tutto.
  7. se devi fare un lavoro che ti richiede di consultare diversi manuali:
    1. disponi su un piano di lavoro tutto il materiale e ti metti a lavorare seguendo un tuo percorso.
    2. Dissemini un po' ovunque il materiali e poi ti metti a lavorare perdendoti nel mare di carta che ti circonda
    3. Inondi tutti i piani che trovi intorno a te con il materiale e inizi a muoverti tra i documenti con agilità consultandone più di uno alla volta
    4. Raggruppi tutti i volumi secondo una logica precisa e poi ti metti a consultarli uno alla volta
  8. quando assisti a una conferenza o prendi appunti:
    1. metti il titolo, la data, magari il relatore, il tutto seguendo i quadretti e distanziando tutto in modo da ottenere un lavoro chiaro e preciso
    2. abbozzi un titolo vicino al quale prima della fine comparirà quasi sicuramente qualche disegno o scarabocchio
    3. non segni né il titolo preciso né la data, ma una tua personale rielaborazione di quello che dovrebbe essere l'argomento
    4. cerchi di segnare tutte le informazioni importanti che potranno serviti per rintracciare nella tua memoria un domani quella particolare conferenza
  9. cosa pensi se vedi una scrivania piena di fogli che sembrano essere stati lasciati lì alla rinfusa:
    1. sembra la mia scrivania e in quel caso i fogli non sono alla rinfusa, può non sembrare ma di fondo c'è un ordine
    2. non è assolutamente pensabile, non si può lavorare su una scrivania così
    3. beh, ci vorrebbe un po' più di chiarezza, quantomeno bisognerebbe capire qual è l'ultimo foglio che si è usato
    4. perché non ci sono fogli per terra???
  10. se dovessi scegliere una figura tra queste quale diresti:
    1. uno scarabocchio
    2. un figura con simmetria centrale
    3. una figura curvilinea
    4. un nastro di möbius

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