DOMANDE SUL FILM: "LA TREGUA"

Ritengo che il romanzo, e di conseguenza anche il film, sia intitolato "la tregua" perché si riferisce al periodo di transizione che le persone che erano state nei campi di concentramento passano prima di tornare a casa. Infatti, in questo periodo della loro vita essi si ritrovano a vivere un con una situazione di tregua nel loro animo, cioè una situazione di passaggio tra il dolore che hanno provato durante la prigionia e di quello che proveranno più tardi al loro ritorno a casa.

Questa frase è stata detta da Primo Levi al suo amico Daniele e penso che Primo Levi ponga in dubbio l'esistenza di Dio perché non ritiene possibile che il Creatore possa aver accettato qualcosa di simile alle persecuzioni e ai campi di concentramento. Quindi, per Primo Levi, se è esistito Auschwitz, e nessuno è intervenuto per far sì che non esistesse, vuol dire che non esiste Dio.

Primo Levi dice questa frase al suo amico Daniele perché vorrebbe dire che, se lui si è salvato solo perché era in grado di scrivere, un'altra persona è morta al suo posto per un motivo futile come il non saper scrivere. In questa frase traspare, poi, la forte angoscia che ha assalito molte delle persone che si sono salvate dai campi di concentramento al loro ritorno. Infatti, quasi tutte le persone che si sono salvate si sono chieste il perché di questo privilegio e si sono sentite quasi in colpa per essersi salvate al posto di qualcun altro.

Questa scena può essere interpretata in più modi. Innanzitutto penso che possa esprimere come in realtà non tutti i tedeschi fossero d'accordo con i metodi e le idee del nazismo. Infatti, ritengo che un soldato nazista convinto delle proprie idee e di ciò che ha fatto non si sarebbe mai inginocchiato di fronte a un ebreo. Mentre quel soldato che si è inginocchiato sembrava chiedere scusa per ciò che aveva fatto e dire che lui non avrebbe voluto, ma è stato costretto. Certo questa non è una giustificazione, ma è comunque un sentimento che probabilmente molti tedeschi hanno provato per questo va tenuto in considerazione. Inoltre ritengo che questa scene possa essere letta in un altro modo. Infatti, si può pensare che il tedesco si sia inginocchiato perché si è reso conto di aver fallito. Infatti, Levi mostrando la sua stella a sei punte ha dimostrato di essere orgoglioso di essere ebreo e che Auschwitz non è riuscito ha togliergli la dignità. Resosi conto di questo il tedesco, penso, abbia capito come lui fosse inferiore a quell'ebreo che aveva davanti perché lui, come gli altri tedeschi, si era sottomesso al volere di un uomo e, per le idee di questo, aveva ucciso e massacrato senza avere il coraggio di ribellarsi perdendo così la sua stessa dignità.

Le case editrici inizialmente non vollero pubblicare il libro di Primo Levi perché esso portava testimonianza di ciò che era accaduto nei campi di sterminio, mentre i politici e tutta la gente in generale volevano dimenticare ciò che era stato. La tendenza del dopoguerra era, infatti, di voler iniziare un capitolo nuovo facendo finta che negli anni prima non era accaduto nulla.